Ho pensato a lungo se affrontare o no l’argomento salute, vorrei che questo blog rimanesse “leggero”.
Poi mi sono detta che può essere utile a chi sta vivendo o dovrà vivere un’esperienza simile a quella che racconterò e dunque ho deciso di procedere.
Qualche anno or sono mi è stata diagnosticata una patologia della tiroide, un’infiammazione, che si chiama tiroidite di Hashimoto.
E’ una malattia autoimmune, fortunatamente non grave, che colpisce un’alta percentuale della popolazione italiana, soprattutto femminile.
Che la percentuale sia alta è stato facile capirlo, ogni volta che casulamente ne parlavo con qualcuno, mi rispondevano di soffrirne anche loro o qualcuno di loro conoscenza.
L’aumento dei casi, pare sia anche conseguenza del disastro di Chernobyl.
Poiché negli anni mi si sono anche formati dei noduli, alla fine ho dovuto subire l’asportazione dell’organo.
Per chi non conosce la trafila, si parte da una visita medica generica, a cui segue la visita medica specialista dell’endocrinologo che prescrive gli esami di rito:
prima di tutto le analisi del sangue, poi l’ecografia, eventuale ago aspirato nel caso di noduli e solo se necessario l’intervento chirurgico.
In molti casi l’endocrinologo stabilisce la cura a base di Eutirox, per mettere a riposo la tiroide.
Nel mio caso invece, probabilmente perché l’organo era perfettamente funzionante, nonostante l’infiammazione ed i noduli, non sono state mai prescritte medicine.
La crescita notevole di uno dei noduli (che l’ago aspirato aveva comunque già stabilito essere benigno) ha però reso necessario l’intervento.
Vi racconto a puntate e soprattutto con leggerezza 🙂 come è andata.
Segue… (chi vorrà leggere consecutivamente le varie parti, potrà andare alla categoria “salute”)
con leggerezza come sai fare tu furbetta …^_^
Ci si prova ^_^
Mi sembra un ottima idea fare questi articoli, perché possono essere molto utili; parlo per me ovviamente. Per esempio quando mia madre ha avuto un problema al colon, non avevo minimamente idea di quello che c’era dietro anche dal punto di vista dell’organizzazione medico-chirurgica e di che cosa comportava.
Similmente, col tuo articolo ho scoperto di essere paurosamente ignorante sulla tiroide e andando ad approfondire, ho capito che certe conoscenze farebbero bene anche agli uomini, anche se sono molto meno coinvolti in problemi di ipo/ipertiroidismo delle donne.
Ciao
Davide 🙂
Grazie come sempre Davide. Sto leggendo un libro e mi sei venuto in mente.
Te lo consiglio, si tratta di McCourt “Ehi prof”.
Sono solo all’inizio, ma è molto divertente 😉
Allora devo assolutamente leggerlo. Mi fa piacere che mi associ ad un prof. divertente. 🙂