Dopo la prima visita dal chirurgo (maggio), mi inseriscono in una lista di attesa, con la previsione di essere operata intorno ad agosto.
“E comunque la voglio rivedere un mese prima dell’intervento”.
Dopo pochi giorni mi telefonano mentre sto lavorando: “Che fa, si ricovera oggi?”
“Come oggi? Il professore ha detto ad agosto. Non è che avete sbagliato persona?”
Non avevano sbagliato, ma questo l’ho capito dopo.
Quindi è seguita una seconda visita in cui il professore, che mi parlava come non mi avesse mai vista (andiamo bene, andiamo), anticipa il tutto a circa metà luglio.
Io penso: “Ho tutto il tempo di prepararmi il trolley con l’occorrente per la breve degenza”, solo tre giorni se tutto va bene.
Ora va di moda il trolley, non più il borsone, come le cubiste.
Mi hanno chiamato dopo due giorni, cioè a fine giugno, un giovedì.
Mentre lavoravo in palestra avevo lasciato tranquillamente il cellulare nella borsa ed il tutto nell’armadietto dello spogliatoio.
Dopo tre ore lo trovo lampeggiante, tipo cinque chiamate ed un messaggio: “La stiamo cercando urgentemente per l’operazione”.
Io penso: “Che fortuna, così mi operano venerdì e domenica esco, me la sbrigo in un fine settimana”.
Sorvoliamo sulla vitadiMmerda che conduci se sei portato a riflettere sull’opportunità di operarti in base alle esigenze lavorative.
Tento di richiamare immediatamente per confermare la mia disponibilità, pufff telefonino scarico, display nero!
Ma porc wk+#$%&!!!
Giuro, non mi capita mai di avere il cellulare totalmente scarico, saranno stati i trenta squilli per ognuna delle cinque chiamate che ho ricevuto.
Corro in segreteria e chiedo alle addette se per caso hanno un caricatore Nokia, che pensavo fosse la marca più comune di cellulare.
Invece ovviamente ne hanno tipo tre, quattro, probabilmente anche quello di Hello Kitty, ma non il mio.
Corro di corsa a casa, metto il cellulare in carica e finalmente riesco a telefonare.
Mi dicono di farmi trovare la mattina seguente alle otto all’Ufficio ricoveri dell’ospedale X, a detta di tutti uno dei migliori, la qual cosa mi rincuora.
Chiedo: “Domani mi fate le analisi o mi operate proprio?”
“Quali analisi? No, proprio l’intervento”
“Veramente so che prima si fanno una serie di accertamenti, tipo elettrocardiogramma e cose così, mi pare”
“Si, ma vede andiamo un po’ di fretta, non è che ha fatto una lastra al torace di recente?”
(penso) “Sì, come no, per sicurezza ogni tanto ne faccio una, non sia mai mi dovessero operare e non hanno tempo per farmela loro”
ma dico: “Veramente no”
“Vabbè poi vediamo”
(penso)”Come poi vediamo?”
ma dico: “Va bene, a domani”.
Morale: non fate affidamento sulla data che vi comunica il chirurgo, preparate tutto con netto anticipo.
Segue….
beh… intanto mi hai fatto sorridere :)…. ” forse quello di hello kitty ma non il mio “
li per li certi nervi però 😉