Si dice da sempre che il mondo è bello perché è vario.
Come ho già spiegato nell’articolo precedente, per me Rimini Wellnes non è allenamento, ma aggiornamento. Per molta gente invece non è così.
Ci sono coloro, ad esempio, che partecipano ad ore ed ore di lezioni di Spinning e Striding.
Massimo rispetto sia per gli istruttori, che per le attività, entrambe molto efficaci.
Striding in particolare l’ho anche praticato con soddisfazione, rende le gambe ed i glutei di marmo!
Quello su cui mi vorrei soffermare è che si tratta di lezioni “monotone”, nel senso che o pedali pedali pedali sulla bike o cammini cammini cammini sul tappeto meccanico.
Non lo puoi fare nella tua città, per non dire in mezzo alla natura?
Perché trascorrere tutto il tempo della manifestazione a compiere lo stesso gesto atletico?
Contenti loro!
Tra l’altro non danno fastidio a nessuno e saranno padroni di allenarsi come credono, ci mancherebbe.
Altra riflessione, spiegatemi la necessità di andare in Fiera con neonati e cani.
Se la confusione e la musica alta danno fastidio a me, figuriamoci ad un bimbo piccolissimo o ad un animale.
Ecco ad esempio una bestiolina dentro ad uno stand con un circuito funzionale, credo sia quasi svenuto per la disperazione.
Per concludere l’angolo dell’intolleranza, vorrei accennare alle enormi quantità di silicone sparsi un po’ ovunque nel corpo umano che manco alla fabbrica Saratoga.
Tette immobili, enormi e ad altezza gola, bocche che di profilo si protendono più avanti del naso, occhi più a mandorla di una orientale, zigomi grandi come una pallina da biliardo e sopracciglia talmente alte che tra un po’ si congiungono con l’attaccatura del capelli.
Qualcuno ha il coraggio di dir loro che sono grottesche? Sembrano una sorta di cartone animato kitsch.
Che poi quando si tratta di donne di una certa età, arrivano a somigliarsi tutte fra di loro e tutte ad un macaco.
Terrificanti!
Non è meglio qualche rughetta intorno alla labbra?
E l’abbigliamento sfoggiato in Fiera?
A parte le coattate varie, anche io uso i leggins, in palestra il gluteo in vista ci sta, ma l’estrema aderenza davanti, che il tessuto ti si conficca dentro e ti si vede la forma della patata? E dai!
Per quanto riguarda il padiglione del Bodybuilding, comunque, mi dà anche enormi soddisfazioni.
Quest’anno, nonostante io non ami pubblicare foto mie qui, oltre al fatto che vengo sempre diMmerda, ho voluto proporre un quiz, tipo Settimana Enigmistica, per i miei fedeli lettori: “scopri le differenze“.
Vi dò un aiutino, non è la lombalgia, io e la ragazza della prima foto l’abbiamo entrambe, lo so per certo perché mentre ci mettevamo in posa, bisbigliava “ferma ferma che mi fa male la schiena”. Mi sa che era bloccata in questa posizione, secondo me per portarla a casa l’hanno imbracata tipo statua.
Probabilmente anche l’altra, visto che, porelle, devono stare tutto il giorno con i tacchi diciotto ed il culo a pizzo.
lato A
lato B (te possino carica’, come diceva nonna, che m’hai inquadrato dall’alto e mi sono venute le gambe tozze!)
Avete indovinato, la differenza è l’abbronzatura, il resto è praticamente identico!
Sempre a proposito del lato B, dato che per deformazione professionale, sono attratta dall’estetica del fondoschiena, vi delizio con la parata delle finaliste del Campionato Italiano Femminile di Bodybuilding Natural AINBB.
Per dovere di cronaca, ha vinto la seconda da sinistra.
Segue…
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