Tornando al discorso competizioni, si è tenuta anche la gara di resistenza con i secchi, che a me ha ricordato tanto la scena del film cult “Pulp Fiction”, in cui costringono dei tipi a mantenere le valigie in questa posizione.
Oltre a numerose gare di Funzionale.
Ho assistito ad esempio ad una staffetta di addominali, 400 sit-up a squadre, in cui ho temuto il peggio, c’era uno di una certa, gasatissimo, praticamente con gli occhi di fuori.
Dato che non sempre riesco a farmi gli affari miei, sono andata da una tipa al desk dicendo:
“attenzione, c’è uno che non vedo niente bene, secondo me stira”
e lei: “eeeeeeeh?”
L’ho lasciata con un’espressione attonita, chissà come è finita.
In un’altra competizione tra le varie prove, c’era il salto dell’asticella da fermo a piedi pari.
Questo giovane ha appena saltato 1,19 cm.
Ho immaginato me stessa che al mio turno canticchiando “Limbo rock” passavo sotto, tanto per vedere le reazioni.
La maggior parte della Fiera l’ho passata però nei padiglioni del Pilates e della Ginnastica Posturale, che sono il mio campo e la mia passione.
Una menzione speciale va ad uno dei professionisti del settore Boris Bazzani della FBI.
Lui sì che ha un bel fisico, altro che i pompati, eccolo in versione ragnetto durante la lezione di “Postural Yoga”.
Soprattutto una standing ovation alle Federazioni che hanno adottato le cuffie, che isolandoti dagli altri rumori, ti permettevano una concentrazione ottimale.
Vi mostro l’ultima novità in fatto di calzature, sono le scarpe coI ditI, pare siano fantastiche per qualsiasi allenamento, addirittura per correre.
Io per ora non ce l’ho fatta, ho rimandato l’acquisto, lo stomaco non mi ha retto.
Un accenno al siparietto musicale a cui casulamente ho assistito.
Ho pensato: “saranno due istruttori che si dilettano nel canto”.
Oh tutto può essere, in alcune lezioni di Dansyng, si balla e si canta.
Invece mi hanno spiegato essere i Gemelli diversi. Bisogna ammettere che quantomeno il look era perfettamente integrato nell’ambiente.
Infine una nota di merito all’hotel Wega a Bellaria, presso cui ho soggiornato.
Personale gentilissimo e solo la colazione valeva il prezzo, tra l’altro decisamente modico, della stanza, soprattutto per le torte!
Ho mangiato tanto da compensare la fame in Africa.
Se non siete automuniti, nei pressi più o meno ogni ora, passa l’autobus numero 5 che porta direttamente in Fiera.
Certo ci mette parecchio tempo, poiché percorre tutto il lungomare, ma sicuramente si sale per primi e si trova posto a sedere.
Al ritorno infatti l’autista, dato che erano già scesi tutti gli altri passeggeri ed ero rimasta da sola, mi ha detto “non so, un altro po’ ed arrivava a Ravenna!”
Concluderei con uno stand che ho sentito molto mio o meglio, uno stand che mi ha resa consapevole del fatto che alla ricchezza mi abituerei prontamente e molto volentieri.
Al prossimo anno…forse.